SUSEGANA PRIMA DELLA GRANDE GUERRA

 
Castello di San Salvatore, nel 1806 sede del municipio

Il castello di San Salvatore a fine Ottocento


Susegana al tempo dell’Unità d’Italia
 

Susegana, come il resto del Veneto, si unisce al Regno d’Italia nel 1866, cinque anni dopo la proclamazione del 17 marzo 1861, allorché Vittorio Emanuele II assume per sé e per i suoi successori il titolo di Re d'Italia.
All’epoca, Susegana contava una popolazione di poco superiore a 3000 abitanti, perlopiù concentrati nel capoluogo. Il Comune di Susegana, sorto nel 1811 (San Salvador nel 1806), ha un municipio con tre dipendenti (segretario, cursore, scrittore), cui si aggiungono un medico, un’ostetrica (mammana) e quattro maestri per i circa 120 alunni distribuiti sui due edifici scolastici.
Due le frazioni: Susegana e Colfosco, mentre Collalto si unisce al Comune di Susegana nel 1889, dopo che, nel 1806, la località divenne Comune autonomo, anche se solo per pochi mesi.
In questo contesto sociale si inserisce l’azione del conte Ottaviano di Collalto (1842-1912) che avvia un processo di ammodernamento dell’azienda dotandola di cantina, opifici, stalle, rivoluzionando i sistemi di coltivazione e di allevamento.
L’azienda Collalto diventa una delle più importanti del Veneto.
La crisi economica di fine Ottocento fa nascere a Colfosco, per volere del parroco Luigi Polacco, la cassa rurale San Daniele, terza della provincia di Treviso, finalizzata a finanziare l’acquisto di concimi, sementi e attrezzature agricole.
Ma già gli Stati europei sono in subbuglio: il 24 luglio 1914 l’Austria dichiara guerra alla Serbia, a seguito dell’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando. L’Italia entra in guerra il 24 maggio 1915.

Susegana nella Grande Guerra

 


Via San Salvatore prima della Grande Guerra; sullo sfondo la chiesa dell’Annunziata con il campanile


La chiesa di Colfosco a fine Ottocento


L’Albergo Piave a Ponte della Priula (Susegana Stazione) tra Ottocento e Novecento

 

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